Nicola Vinassa è un ortopedico dell’Ospedale di Chivasso che, dal 10 maggio, si trova nel nord ovest della Repubblica Centrafricana dove ha messo a disposizione dell’Ospedale di Bocaranga la propria esperienza professionale.
Aveva lavorato a Ikonda con Giovanni Crestani, membro del Comitato scientifico della Fondazione Maria Bonino, dal 1988 al 1989 nell’Ospedale locale.
La stima e l’amicizia nate in Africa sono continuate in Italia tanto che oggi Nicola Vinassa ci racconta che cosa sta facendo a Bocaranga.
La sua storia è la prima di altre storie di cui vorremmo scrivere per parlare di Africa, di bisogni di cura essenziali per lo più negati, ma anche di ciò che si riceve durante il lavoro negli ospedali e nei dispensari dell’ultimo miglio o in piena foresta.
La Repubblica Centraficana
La Repubblica Centrafricana è uno dei paesi più ricchi per diversità biologica ma anche uno dei più poveri al mondo. Confina a nord con il Ciad, a est con il Sudan e il Sud Sudan, a sud con la Repubblica Democratica del Congo e a ovest con il Camerun e la Repubblica del Congo.
Ospita numerose specie animali e vegetali molte delle quali sono oggi estinte a causa della caccia praticata dalle popolazioni provenienti dal Ciad e dal Sudan, che entrano con le greggi e abbattono, a colpi di kalashnikov, giraffe, elefanti, rinoceronti, leoni e gazzelle. Fanno eccezione le aree più a sud dove la foresta è attualmente preservata. Mentre le aree protette, in cui è vietato cercare diamanti, vengono costantemente violate.
Lo Stato, di fatto, non esercita alcun controllo per via della guerra civile e della povertà lasciando, in questo modo, tutto nelle mani dei capi locali spesso stranieri. E dal 2012 milizie provenienti dal Sudan e dal Ciad, i Seleka, devastano i villaggi appropriandosi del poco di cui la popolazione dispone commettendo eccidi mentre le milizie locali, nate per opporsi ai Seleka, accentuano gli scontri peggiorando la situazione.
L’ospedale nell’ultimo miglio della prefettura di Bocaranga in cui lavora Nicola Vinassa
Il villaggio in cui lavora Nicola Vinassa è raggiungibile solo con un piccolo aereo che lo collega alla capitale Bangui grazie a due voli alla settimana. Questa è la ragione per cui possiamo dire che lavora nell’ultimo miglio. La popolazione locale raggiunge il centro di cura per lo più a piedi o con le moto taxi, l’unico mezzo di trasporto e di soccorso utilizzabile sulle strade fangose durante il periodo delle piogge.
«L’Ospedale di Bocaranga conta 100 posti letto» spiega Nicola Vinassa «ed è stato gestito negli ultimi 20 anni per lo più da personale non medico, che non è retribuito dallo Stato ma dai pochi pazienti che possono pagare prestazioni mediche e interventi chirurgici. É stato costruito con l’aiuto delle missioni cappuccine di Genova e, negli ultimi anni, devastato dalle milizie che hanno distrutto in parte le attrezzature mediche. Manca l’energia elettrica e l’acqua utilizzata proviene da un pozzo».
Nonostante la difficile situazione in cui operano i sanitari il centro ospedaliero è un luogo di cura indispensabile per la popolazione, e lo è soprattutto per le fasce più povere, che arrivano a Bocaranga anche da molto lontano. «É altrettanto indispensabile per i bambini e per le donne in gravidanza o vittime di violenza» prosegue Vinassa «per chi è stato ferito durante gli scontri armati o per chi ha bisogno di un intervento chirurgico. Vengono curati anche i traumi, le osteomieliti e le deformità per le quali non è richiesta una radiografia».
Una dolcissima carezza
La carezza della figlia di un’infermiera, ricevuta in un momento di pausa durante il corso di formazione del personale, «esprime meglio di qualsiasi parola» conclude Nicola Vinassa «il mio voler essere con l’Africa che, ancora una volta, con una carezza, mi restituisce più di quanto io possa dare».
Il dott. Nicola Vinassa sta lavorando all’Ospedale di Bocaranga con Medici con l’Africa CUAMM, l’organizzazione umanitaria per la quale ha lavorato a lungo anche Maria Bonino.
Che cosa fa la Fondazione Maria Bonino
La Fondazione Maria Bonino, nel corso degli anni, ha sostenuto progetti di Medici con l’Africa CUAMM a favore della cura della malnutrizione dei bambini, a sostegno delle mamme prima e dopo il parto e di formazione delle Ostetriche nella scuola di Lui in Sud Sudan.
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