Lo scorso 31 agosto Paolo Bonino, presidente della Fondazione Maria Bonino, e alcuni membri del Consiglio direttivo, Gianni Crivelli, Giovanni Crestani, Danila Bianchi e Chiara Bonino hanno incontrato Ivo Lazzaroni, amministratore dell’Ospedale Notre Dame de la Consolata di Neisu (Repubblica democratica del Congo). Ivo Lazzaroni è attualmente in Italia e incontrarsi a Cusio, in provincia di Bergamo, è stata l’occasione per avere aggiornamenti diretti sui progetti sostenuti ed anche l’opportunità di verificare quali sono i bisogni primari dell’Ospedale, che offre un’assistenza sanitaria di base con i suoi 210 posti letto.
La formazione specialistica del personale sanitario
La Fondazione Maria Bonino aveva sostenuto, nel settembre 2021, la formazione specialistica del personale sanitario dell’ospedale. E, per migliorare la qualità dei servizi erogati, il centro di cura ha mandato a Kinshasa un’équipe formata da un medico e due infermieri per la specializzazione in ecografia medica, esami di laboratorio e fisioterapia-riflessologia. «La formazione ha permesso di ottenere un miglioramento nella capacità diagnostica e riabilitativa dell’ospedale» ha spiegato Ivo Lazzaroni «tanto che la direzione vorrebbe garantire la specializzazione di tutto il personale sanitario, sostenuta in parte dalla Fondazione Maria Bonino».
Le cure che l’ospedale garantisce con i reparti e i servizi sul territorio
L’Ospedale Notre Dame de la Consolata gestisce anche 12 strutture sanitarie, 6 centri sanitari e 6 posti sanitari nell’area circostante. Ha 5 medici di base, 54 infermieri, 6 impiegati amministrativi e 26 operai. Garantisce assistenza sanitaria a una popolazione di circa 80 mila abitanti in un raggio di oltre 60 km e fornisce cure con quattro servizi di base: la medicina interna, la pediatria, l’ostetricia e ginecologia, la chirurgia. E’ dotato della terapia intensiva ed è costruzione il nuovo reparto di cardiologia con 22 posti letto.
Gestisce il magazzino farmaceutico e la farmacia ospedaliera. Ha la radiologia e la strumentazione necessaria per fare ecografie ed elettrocardiogrammi. Per un buon follow-up dei casi di malnutrizione, l’ospedale dispone, poi, di un centro nutrizionale, il “Centro Bolingo” che fornisce cibo anche ai malati cronici indigenti e abbandonati, agli orfani che vengono a curarsi e al numero sempre più crescente di pigmei ricoverati. Più del 13 per cento delle persone ricoverate in ospedale risulta malnutrita e il 22 per cento è affetto da malnutrizione severa con un tasso di mortalità del 3 per cento.
L’Ospedale di Neisu è nato come dispensario nel 1981-1983 su iniziativa di padre Oscar Goapper per rispondere al bisogno di cura della popolazione che doveva recarsi a Isiro in caso di malattia. Nel corso degli anni, è cresciuto e oggi è una struttura sanitaria di riferimento all’interno della regione.
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