SUI PASSI DI MARIA BONINO
La Fondazione Maria Bonino nasce nel 2006 con l’intento di proseguire l’opera della pediatra biellese Maria Bonino, morta in Africa nel 2005 per aver contratto il virus di Marburg, dopo una vita interamente dedicata alla cura dei bambini africani.
In chi l’ha conosciuta e amata resta un dolore infinito, alleviato solo dalla consapevolezza che proseguire nella sua opera a sostegno dei bambini, che ha amato e curato, sia il modo migliore per ricordarla.
Per tutti Maria rappresenta un esempio di umanità e generosità, che la Fondazione celebra con l’individuazione, il sostegno e la promozione di progetti nati con l’intento di alleviare la sofferenza delle popolazioni africane martoriate da povertà e malattie, a partire dai bambini più piccoli e bisognosi di cure.
Tra i primi obiettivi che la Fondazione Maria Bonino ha voluto raggiungere c’è l’adozione, nel nostro Paese, di protocolli di intervento che rendono accessibili i controlli clinici necessari, e un eventuale immediato rientro in patria, di chi contrae una malattia altamente contagiosa in uno Stato estero che non può garantire cure adeguate.
Le linee guida per il protocollo interministeriale sono state definite proprio dopo che era emersa, in tutta la sua drammaticità, la difficoltà a trasferire Maria Bonino dall’Angola in Italia.
Le misure adottate si sono rivelate fondamentali per salvare la vita a un medico italiano contagiato in Sierra Leone dall’Ebola, la malattia che si diffuse rapidamente nell’Africa Occidentale tra il 2014 e il 2015.
Con grande rammarico e dolore che non ha fine di fronte alla morte di Maria Bonino, desidero fare le condoglianze alla mamma, a Paolo Bonino e ai loro cari. Per me è stato un grande dolore. Vi faccio le condoglianze insieme ai miei figli e a tutti i parenti. Dopo la morte di Maria non so cosa farò perché speravo nel suo aiuto. Le mie possibilità sono poche e la mia gioia sarebbe di poter visitare la sua tomba, non avrò pace finché non potrò visitare la sua tomba. I bambini che stava aiutando piangono non potendo più contare sul suo aiuto.
Auguro a te Paolo e a Gabriella una vita serena. Dio l’accolga in paradiso, amen.
Con grande dispiacere.
Abbiamo ricevuto questa lettera qualche settimana dopo la morte di Maria. È stata scritta dal papà di una bambina cardiopatica che lei ha conosciuto durante la sua permanenza in Tanzania. Maria era particolarmente affezionata a questa bambina tanto da portarla in Italia per farla sottoporre a un intervento chirurgico. Al suo rientro si era impegnata a far sì che la bimba potesse studiare per evitare un precoce inserimento nel mondo del lavoro per lei troppo faticoso. Da allora ha continuato a sostenerla a distanza aiutando i genitori a farla studiare e procurandole i farmaci di cui aveva bisogno.
La lettera del papà di questa ragazza ci ha commossi sottolineando quale era lo stile di Maria nello stare vicino a chi ha bisogno e ha rafforzato la nostra convinzione di dover fare qualcosa per continuare il suo lavoro.
SALUTE
Curiamo i bambini dell’Africa subsahariana, in particolare i minori di 3 anni e sotto i 5 chili e abbiamo a cuore tutta l’area materno-infantile.
SCUOLA
Sosteniamo progetti di formazione scolastica, universitaria e professionale per ragazze e ragazzi meritevoli che non hanno sufficienti risorse economiche.
AMBIENTE
Intendiamo migliorare le condizioni di vita e di salute nelle case e nei centri di salute installando, per esempio, le zanzariere o migliorando l’allacciamento idrico e fornendo energia.
RICERCA
Finanziamo progetti di studio inerenti a patologie come la malnutrizione e le malattie infettive.