Sostegno al dispensario medico nella cura dei bambini

Il Centro per la salute materno-infantile Ediofe Health Center, nel nord dell’Uganda, è un esempio significativo di come un sostegno finanziario relativamente modesto, ma continuativo, può fare la differenza per centinaia di famiglie in questo angolo di Africa.

Arua è una città situata nel Nord dell’Uganda, nella regione del West Nile, ai confini con il Sud-Sudan e la Repubblica Democratica del Congo. Maria aveva lavorato qui come responsabile del Coordinamento dei Servizi Sanitari Territoriali negli anni 2001 e 2002.

Nel quartiere di Ediofe è presente una Comunità di suore Comboniane, che gestisce un ampio e ben attrezzato centro sanitario con 60 posti letto diurni per il primo intervento medico sulla popolazione e, in particolare, sui bambini. Maria trascorreva molto tempo libero qui, mettendo a disposizione la sua competenza professionale e il proprio sostegno economico collaborando con suor Paola Caliari, coordinatrice dei progetti e morta il 22 maggio 2023 dopo avere vissuto per 60 anni in Africa.

Suor Laura Germiniani

Suor Laura Germiniani

Dopo la morte di suor Paola è subentrata al suo posto Sr Laura Germiniani, di Viareggio, in Africa dai primi anni ’80. Sr Laura ora gestisce, con l’aiuto delle sue consorelle, il dispensario di Ediofe e dà continuità alla missione di Sr Paola portando aiuto ai giovani del posto. Giovanni Bertoglio, nipote di Maria Bonino, ha visitato il dispensario e conosciuto Sr Laura nel novembre 2023 e ha raccontato qui il suo viaggio.

La Fondazione Maria Bonino ha voluto dare continuità alle attività della Comunità di suore Comboniane destinando dal 2006 al 2024, un aiuto economico pari a 465 mila euro.

Dal 2006 abbiamo garantito i seguenti interventi:

  1. Alimentazione e cure per circa 300 bambini malnutriti ogni anno, fornendo cibo come latte in polvere, miglio, riso e zucchero con un contributo pari al 41% della spesa annua, e medicinali come antibiotici, antimalarici, vitamine, vaccinazioni con un contributo pari al 27% della spesa annua.
  2. Cura delle malattie più pericolose nei bambini, cioè malaria, AIDS e malattie polmonari, ricoverando in day hospital una media di 150 bambini al giorno
  3. Sostegno ogni anno a 10 studenti e studentesse orfani iscritti alle scuole professionali che formano idraulici, elettricisti, meccanici, agrari, informatici, nursing e clinical officer con un contributo pari al 29% della spesa annua.
  4. Monitoraggio di ammalati di AIDS/HIV/Tubercolosi nei loro villaggi, per verificare il quadro clinico e aiutarli nel proseguimento delle cure. Questa attività è svolta da 25 volontary workers, cioè volontari locali che operano nelle comunità sotto il coordinamento di Suor Paola. Il contributo copre il 3% della spesa annua.
  5. Da ottobre 2015 si è provveduto a rifornire di medicinali anche ammalati adulti che si trovano in gravi condizioni economiche e non hanno altro sostegno

Jacinta e la laurea in medicina

La Fondazione Maria Bonino ha anche continuato a sostenere negli studi Jacinta, una ragazza orfana che Maria Bonino aveva conosciuto e aiutato personalmente. Jacinta ha conseguito la laurea in medicina presso la Kampala International University a Gennaio 2015 e ha conseguito la specializzazione in pediatria presso l’Ospedale Regionale di Arua.

Nassas e la sua laurea in infermieristica

Giovanni Bertoglio in Uganda per la Fondazione Maria Bonino

Nassas (primo a  destra)

Nassas ha 27 fratelli e rimane orfano di mamma da molto giovane. Malgrado la sua forte vocazione allo studio e la sua spiccata capacità cognitiva, non ha alcun mezzo con cui farsi strada attraverso la periferia sud del mondo. È in una prigione senza possibilità di uscita, reo di essere nato nella parte “sbagliata” della Terra. E invece conosce la realtà delle Sorelle Missionarie Comboniane, nella persona di Sr Paola, che  percepisce il suo potenziale capendo subito di che pasta è fatto questo bambino: grazie alle offerte ricevute dalla Fondazione Maria Bonino Sr Paola è stata in grado di “pagare il riscatto” per Nassas.

Con il suo grande impegno e talento è diventato infermiere e ha deciso di portare il suo servizio presso la stessa comunità nella quale è nato e cresciuto. Lui, insieme ad altri, ha avuto modo di sperimentare la generosità dei nostri donatori.

La costruzione di due case bi-familiari

Abbiamo inoltre finanziato, con l’apporto aggiuntivo di 35 mila euro, la costruzione di due case bi-famigliari che ospitano due mamme rimaste vedove a causa dell’AIDS con i loro bambini e parte del personale infermieristico del centro, che conta oggi 33 unità.

I progetti oltre l’Ediofe Health Center

In questa porzione d’Africa le suore comboniane sono imprenditrici della carità: offrono ad altri opportunità di riuscita, in un’Africa dove “riuscita” significa, per un bimbo, vincere la malnutrizione acuta e tornare alla vita; per un ragazzo orfano ottenere un diploma professionale e assicurarsi un buon lavoro; per un malato di AIDS trovare un’occupazione compatibile con la malattia; per una vedova accedere ad un minuscolo micro-credito per far uscire se stessa e i propri figli dalla miseria. 

Il nuovo reparto di pediatria del dispensario di Ediofe intitolato a Maria Bonino

La comunità locale in memoria della Dottoressa Maria Bonino, che si impegnò a titolo di volontaria presso il dispensario tra gli anni 2001 e 2002, ha deciso di intitolare il nuovo reparto di pediatria proprio a lei. È con riconoscenza e gratitudine che la Fondazione accoglie questa notizia, e ancora auspica che la memoria della Dottoressa Bonino rimanga viva non solamente dove si è spesa fino alla fine, ma un giorno abbia la possibilità di venire commemorata in un modo simile anche nella sua città natale dove, come Nassas e gli altri ragazzi, Maria individuò e seguì la sua vocazione.

Dal 2006 a oggi la Fondazione Maria Bonino ha donato 465.000 euro ai progetti di Ediofe, e grazie alla generosità dei nostri donatori, la nostra missione potrà proseguire ancora.

Tutti i report del progetto sono visionabili scrivendo a info@fondazionemariabonino.it