C’è un’amicizia di lunga data che ci lega alla Fondazione Corti. Un’amicizia che nasce con l’impegno al Lacor della pediatra biellese Maria Bonino, una vita intera dedicata alla cura dei bambini africani.
In sua memoria, la Fondazione Maria Bonino sostiene i progetti di cura dell’infanzia nei paesi dell’Africa sub-sahariana, per garantire salute e futuro ai più vulnerabili; e con questo spirito ha deciso di rinnovare il suo prezioso supporto a Fondazione Corti, sostenendo per tre anni gli stipendi di due infermiere specializzate della nuova Unità di neonatologia del Lacor Hospital di Gulu in Uganda.
Si tratta della giovane Clare e della caposala Florence. Insieme alle colleghe che si alternano nei nuovi spazi creati all’interno della pediatria per accudire i bambini che hanno bisogno di assistenza alla nascita, Florence e Clare sono fondamentali nel monitorare le condizioni dei piccoli, eseguire manovre specializzate, somministrare farmaci e ossigeno e monitorare con i parametri vitali dei neonati.
Spetta a loro anche prendersi cura dell’educazione delle neomamme per facilitare l’instaurarsi di un rapporto con i bimbi e favorire l’allattamento al seno.
“La maggior parte dei neonati che vengono ricoverati sono pretermine o hanno avuto sofferenze alla nascita: hanno bisogno di ossigeno e di essere costantemente monitorati”, spiega Florence, che lavora al Lacor da oltre vent’anni. “Ipertensione in gravidanza o malaria al momento del parto sono le cause più frequenti”. Ma talvolta è la malnutrizione e il carico eccessivo di lavoro delle donne a causare complicanze durante il parto.
La presenza di personale qualificato per assistere questi bambini e le loro mamme è indispensabile. Ed è grazie al contributo di partner come la Fondazione Maria Bonino, che la Fondazione Corti può continuare a sostenere il Lacor Hospital per garantire cure di qualità ai bambini più vulnerabili.